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Tevildo era un gatto potente — il più potente di tutti — e posseduto da uno spirito malvagio, come dicono certuni, che stava costantemente al seguito di Melkor; tutti gli altri gatti erano suoi sudditi, e lui e i suoi soggetti erano i cacciatori e i procacciatori di carne per la tavola di Melko e i frequenti banchetti. Per questo ancora c'è odio fra gli Elfi e tutti i gatti, perfino oggi che Melkor non regna più e i suoi animali hanno ormai scarsa importanza.

« Tevildo stesso stava alla loro testa, un possente gatto nero come il carbone e malefico alla vista. Aveva occhi lunghi, assai stretti e obliqui, che mandavano bagliori rossi e verdi, mentre i suoi grossi baffi grigi erano forti e acuminati come aghi. Le sue fusa somigliavano a un rullo di tamburi e il ringhio pareva un tuono, ma quando strillava per l'ira faceva gelare il sangue. »

(J.R.R. Tolkien, Racconti perduti)


C'è poco da dire è il mio personaggio preferito del mondo immaginario di Tolkien.