Randy Blythe, il frontman dei Lamb Of God ha rilasciato proprio oggi una dichiarazione dalla sua città Richmond, in Virginia. Ricordiamo che il musicista è stato recentemente scarcerato a Praga, dove era stato in prigione per un mese. Blythe è stato accusato di aver ferito a morte un fan durante un concerto in Repubblica Ceca nel 2010, spingendolo giù dal palco. Potrete leggere la lettera di Blythe qui di seguito: “Salve, sono Randy Blythe e vi scrivo dalla mia amata città Richmond, Virginia, Stati Uniti. Sono stato recentemente scarcerato sotto cauzione dalla prigione di Pankrác a Praga, Repubblica Ceca, dopo un mese di prigione. Ora che sono fuori, vorrei dire un paio di cose: Durante la prigionia, ho avuto davvero poche notizie su come il mio caso fosse stato preso nel mondo. Il mio avvocato mi diceva che c’erano parecchie persone che mi supportavano, sia nell’industria musicale, sia a casa, sia tra i miei fan. E’ difficile esprimere l’emozione che ho provato nello scoprire quante persone mi sono state vicine. Sono davvero commosso, non potrò mai ringraziare tutti abbastanza per il loro pensiero e le loro preghiere. Un riconoscimento speciale va agli abitanti di Richmond per essermi stati vicini, appena tornato in città sono stato accolto benissimo da tutti, anche dagli sconosciuti. Mi hanno tutti detto di essere contenti del mio ritorno. Sono davvero fiero di poter definire Richmond casa mia. Voglio chiarire subito che durante la prigionia non sono stato maltrattato, ne dalle autorità e ne dagli altri detenuti. Non ho ricevuto trattamenti speciali e non fatevi strane idee: ero in prigione e non in un reality show per celebrità fallite. La gente muore di fame in tutto il mondo, uomini e donne perdono la vita quotidianamente in Medio Oriente e nelle altre zone di guerra. Io avevo da mangiare, vestiti, un tetto sulla testa e nessuno ha tentato di uccidermi. Non posso certo lamentarmi di un mesetto in prigione mentre c’è gente che combatte per la sopravvivenza ogni giorno. Se sarà necessario, tornerò a Praga per il processo. Mentre proverò la mia innocenza al 100%, non mi nasconderò negli Stati Uniti. Mentre scrivo questo, la famiglia di un fan della mia band soffre la perdita di un figlio. Sono stato malignamente accusato di aver contribuito alla morte di questo ragazzo e mentre considero queste accuse infondate, non posso certo negare la realtà dei fatti. L’accusa c’è e la famiglia di questo ragazzo continuerà a farsi domande. I miei fan sanno che ho perso un figlio e quindi, sfortunatamente, conosco il dolore di una tragedia simile. La famiglia di quel povero ragazzo merita delle vere risposte e non un’esplosione mediatica mentre l’accusato si rifugia come un codardo a migliaia di chilometri di distanza. Sono un uomo, ho imparato ad affrontare le difficoltà e non a fuggire come un bambino. Spero che giustizia sia fatta e che la famiglia di Daniel N. abbia le giuste risposte che aiuteranno durante l’elaborazione del lutto. Sono assolutamente convinto che dovrò tornare a Praga se sarà necessario. Non mi importa dei soldi della cauzione, si tratta di un giovane che ha perso la vita. Mi comporterò con onore per ristabilire il mio nome. Grazie per aver letto, vi auguro il meglio.”