Riporto un bellissimo post da un forum dedicato a Tex di un mio quasi omonimo (tale sergej):
Apro l'ultimo "Venerdì" di Repubblica (2 febbraio).
A pagina 7, trovo un articolo di commento a firma Filippo Ceccarelli, che descrive una foto di Gianroberto Casaleggio, alle cui spalle spicca un grande poster con varie figure di Tex Willer. Titolo: "Ecco Casaleggio. Storia di un guru che si sente Tex".
Alla fine del primo capoverso, il giornalista sforna il seguente commento:
"La post-politica adora i fumetti, e un po' si capisce anche il perché: vistosi colori, necessità di semplificazione, deriva infantile, attitudine pop". [corsivi miei]
L'articolo continua con una serie di dotte disquisizioni su Cofferati, Willer Bordon e sul linguaggio del corpo di Casaleggio, che segnalerebbe un desiderio di accentuare la propria virilità.
Richiudo il giornale, e mentalmente aggiungo l'esimio Filippo Ceccarelli alla categoria Giornalisti-Che-Non-Capiscono-Una-Mazza-Di Fumetti-Ma-Ne-Parlano-Lo-Stesso.
(La lista è molto, molto, molto, molto lunga.)
Che dire? Ha ragione da vendere...
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I litsfiga fanno cagare
All People Are Shit
Le mosche non riposano mai perchè la merda è davvero tanta!
Poi FATTI I CAZZI TUOI