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Hypothermia (e altri gruppi depressive)

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2012 13:58
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27/11/2012 13:57
 
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alfieri del depressive black, gli svedesi hypothermia sbattono in faccia all'ascoltatore il disprezzo per la vita umana.
le caratteristiche musicali riguardano i classici cliché del metal depresso: chitarre marce, ritmi asfissianti e tremendamente monotoni, lentezza disarmante, lyrics disperate.
insomma, una bella botta di vita.

colgo l'occasione per chiedere cosa ne pensate di questo sub-genere del black metal.

disco
saphien irretable (demo)
suicide fixation (demo)
svarta nyanser av ljus (demo)
självdestruktivitet född av monotona tankegångar (demo)
självdestruktivitet född av tankegångar II - monoton negativitet (demo)
lead yourself to failure (split)
sjuklig intention (split)
veins
aska / hypothermia (split)
arkha sva / sypothermia (split)
köld
rakbladsvalsen
grimnir / trist / regnum / hypothermia (split)
gråtoner (ep)
black howling / hypothermia (split)
kaffe & blod (demo)
skogens hjärta

lineup
kim carlsson (voce, chitarra)
richard abrams (batteria)
carl ulvinen (chitarra)





[Modificato da Iron Ghost 27/11/2012 14:00]
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24/12/2012 21:09
 
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Francamente loro sono tra i gruppi che conosco meno di tutto il filone, e solo per l'ascolto di brani sparsi, non avendo avuto modo di procurarmi un cd. Per quando riguarda questo filone... diciamo che per atmosfere è uno di quelli che ho sviscerato di più in tutto il black.
Le radici penso si possano trovare Hvis lyset tar oss del conte, che ha un po' fatto da base per tutti i gruppi depressive.
Sempre svedesi mi piacciono molto gruppi quali Shining (soprattutto i primi lavori, davvero notevoli), il famosissimo (ahimé) progetto di Nattramn: silencer, i tedeschi Nyktalgia e i loro cugini Sterbend (proposta molto simile)... Poi la scena australiana con Austere e Woods of Desolation, che si prendono spunto un po' anche da quel nuovo filone lanciato da Alcest, il così detto blackgaze.
Per quanto riguarda l'italia, da segnalare Beatrik e i Forgotten Tomb. Molto famosi sono i francesi nocturnal depression, che però a me non hanno mai convinto (anzi, direi che non mi piacciono proprio...)
Devo dire che prediligo quei gruppi più moderni o comunque personali che, come i Shining, hanno saputo rinnovarsi e trovare una propria identità. Altro nomi belli: i canadesi Gris e Sombres Forêts, mentre in francia c'è una one-man band molto interessante che propone una variante molto personale, Pensées Nocturnes, con richiami alla musica classica, al rock e chi più ne ha più ne metta.

[Modificato da Noak 24/12/2012 21:12]
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26/12/2012 15:25
 
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Noak, 24/12/2012 21:09:

Francamente loro sono tra i gruppi che conosco meno di tutto il filone, e solo per l'ascolto di brani sparsi, non avendo avuto modo di procurarmi un cd. Per quando riguarda questo filone... diciamo che per atmosfere è uno di quelli che ho sviscerato di più in tutto il black.
Le radici penso si possano trovare Hvis lyset tar oss del conte, che ha un po' fatto da base per tutti i gruppi depressive.
Sempre svedesi mi piacciono molto gruppi quali Shining (soprattutto i primi lavori, davvero notevoli), il famosissimo (ahimé) progetto di Nattramn: silencer, i tedeschi Nyktalgia e i loro cugini Sterbend (proposta molto simile)... Poi la scena australiana con Austere e Woods of Desolation, che si prendono spunto un po' anche da quel nuovo filone lanciato da Alcest, il così detto blackgaze.
Per quanto riguarda l'italia, da segnalare Beatrik e i Forgotten Tomb. Molto famosi sono i francesi nocturnal depression, che però a me non hanno mai convinto (anzi, direi che non mi piacciono proprio...)
Devo dire che prediligo quei gruppi più moderni o comunque personali che, come i Shining, hanno saputo rinnovarsi e trovare una propria identità. Altro nomi belli: i canadesi Gris e Sombres Forêts, mentre in francia c'è una one-man band molto interessante che propone una variante molto personale, Pensées Nocturnes, con richiami alla musica classica, al rock e chi più ne ha più ne metta.





i nocturnal depression non mi dispiacciono, interessanti fino a reflections of a sad soul.
gli ultimi lavori in effetti lasciano a desiderare, in particolare quella ciofeca di suicidal thoughts MMXI.
per il resto concordo, soprattutto su shining e silencer (per me death pierce me è la massima espressione in campo depressive). vale la pena citare transformalin dei diagnose lebensgefahr, sempre di nattramn: particolarmente inquietante anche se non c'entra nulla col metal.
buona anche la corrente americana con xasthur, happy days e altri gruppi minori.
comunque di questa scena non apprezzo il largo uso di split album... con quelli è difficile tener conto delle band meritevoli. ad esempio avevo scoperto a caso gli all the cold proprio su children of failure [SM=g2646922]
[Modificato da Iron Ghost 26/12/2012 15:30]
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26/12/2012 17:32
 
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In america c'è anche Leviathan (e il suo progetto parallelo Lurker of Chalice, che a detta di alcuni è la cosa migliore che abbia mai fatto).
Per la questione split, onestamente non mi sono mai fatto troppi problemi per quei pochi che ho ascoltato (sebbene nemmeno io li tiri giù ben volentieri).
Mi sono dimenticato di citare i gruppi più doom del genere: Nortt, Abyssmal Sorrow, Elysian Blaze. Per chi cerca il lato più estremo del genere.
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27/12/2012 10:32
 
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Re:
Noak, 26/12/2012 17:32:

In america c'è anche Leviathan (e il suo progetto parallelo Lurker of Chalice, che a detta di alcuni è la cosa migliore che abbia mai fatto).
Per la questione split, onestamente non mi sono mai fatto troppi problemi per quei pochi che ho ascoltato (sebbene nemmeno io li tiri giù ben volentieri).
Mi sono dimenticato di citare i gruppi più doom del genere: Nortt, Abyssmal Sorrow, Elysian Blaze. Per chi cerca il lato più estremo del genere.




le proposte doom non lasciano scampo, per riuscire ad apprezzare progetti così estremi bisogna essere ben abituati al funeral classico.
comunque è uno stile molto affascinante, l'ultimo elysian blaze secondo me raggiunge picchi di eccellenza per il 2012 in ambito blackened funeral doom.
anche funeral mourning, ruins of beverast, gli italiani consummatum est. l'ambiente pullula di grandi nomi.
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29/12/2012 10:38
 
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Una scena che ho sempre seguito con moderato interesse, le radici del genere per me si trovano su Filosofem di Burzum ma soprattutto nei primi tre dischi dei Bethlehem, impossibile parlare di questo genere senza citare dischi come Suizid o Dictus te Necare, loro si definiscono dark metal (ma al tempo non c'erano ancora 2000 etichette) ma di fatto sono depressive, forse i primi in assoluto a suonarlo.

Oltre ai dischi citati direi Silencer, gli Shining fino a The Eire Cold, i primi Forgotten Tomb, il nerissimo Nortt, i Woods of desolation, Abyssic Hate ecc... Qualche dubbio in più sulla scena americana, di Xasthur e Leviathan mi piace qualcosa, ma non li trovo così fondamentali.
Citerei anche l'ottimo e sempre troppo sottovalutato Urfaust, per me può
essere considerato depressive black nonostante il suo stile molto personale.
Il nuovo Elysian Blaze devo ancora recuperarlo, lo farò a breve.
[Modificato da enry.70 29/12/2012 10:48]
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Re:
enry.70, 29/12/2012 10:38:

Una scena che ho sempre seguito con moderato interesse, le radici del genere per me si trovano su Filosofem di Burzum ma soprattutto nei primi tre dischi dei Bethlehem, impossibile parlare di questo genere senza citare dischi come Suizid o Dictus te Necare, loro si definiscono dark metal (ma al tempo non c'erano ancora 2000 etichette) ma di fatto sono depressive, forse i primi in assoluto a suonarlo.

Oltre ai dischi citati direi Silencer, gli Shining fino a The Eire Cold, i primi Forgotten Tomb, il nerissimo Nortt, i Woods of desolation, Abyssic Hate ecc... Qualche dubbio in più sulla scena americana, di Xasthur e Leviathan mi piace qualcosa, ma non li trovo così fondamentali.
Citerei anche l'ottimo e sempre troppo sottovalutato Urfaust, per me può
essere considerato depressive black nonostante il suo stile molto personale.
Il nuovo Elysian Blaze devo ancora recuperarlo, lo farò a breve.




gli urfaust in effetti possono rientrare nella categoria, la struttura musicale di diversi pezzi ricorda le classiche canzoni depressive anche se la difficoltà nel definirli rasenta l'impossibile (per loro va bene pure atmospheric/ambient [SM=g2646922]).
penso sia non meno indispensabile per una band depressive puntare duro sulle differenze tematiche-liriche, punto forse altrettanto fondamentale per identificarle al meglio.

mi son venuti in mente anche blutklinge con reflection of a bleak mind e call of the blackened woods, make a change kill yourself con il loro primo disco omonimo (anche se non sono il massimo vale la pena ascoltarli) e veil con sombre.
[Modificato da Iron Ghost 29/12/2012 16:10]
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29/12/2012 21:08
 
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I Bethlehem sono sicuramente stati fondamentali e per i Shining un modello di riferimento in molte cose, senza dubbio... Tra l'altro lo stesso Kvarforth ci ha militato pochi anni fa, seppur sia stata una cosa da poco.
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Noak, 29/12/2012 21:08:

I Bethlehem sono sicuramente stati fondamentali e per i Shining un modello di riferimento in molte cose, senza dubbio... Tra l'altro lo stesso Kvarforth ci ha militato pochi anni fa, seppur sia stata una cosa da poco.


Hanno fatto il 'remake' di Suizid con Kvarforth alla voce un paio di anni fa, operazione discutibile come tutte quelle di questo tipo, l'originale resta su un altro pianeta.
Lo stesso Kvarforth mi sembra che negli ultimi anni si stia dedicando fin troppo a interviste e servizi fotografici con gnocca al seguito, mentre i dischi, pur non disprezzabili, sono calati parecchio.
Per questo ho specificato fino a The Eire Cold, per me il loro punto più
alto ma anche l'ultimo che mi è piaciuto veramente tanto.

Per i Bethlehem direi che i primi tre, Dark Metal/Dictus te Necare/Suizid sono assolutamente tassativi per chi ama il genere, quasi tutto parte da qui.

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31/12/2012 00:22
 
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Si sapevo di quel remake, mai ascoltato sinceramente. Comunque proprio a livello stilistico si sente il debito, più negli shining e nello stile di Kvarforth (anche nei primi dischi) che in altre band depressive.
Per quanto riguarda gli album, la vetta degli shining per me è III, che peraltro è anche il primo a dare i veri segni di cambiamento raggiunti infine con IV. Notevolissimo anche il debut (per atmosfere rimane uno dei miei dischi black preferiti, non perfetto ma sicuramente d'impatto). L'ultimo che mi è piaciuto nella sua totalità è V, i successivi non mi fanno schifo come hanno fatto ad altri, anche se pure io li trovo un po' strani in certi passaggi, per non dire di peggio.

Su di lui, beh, se molti lo considerano un pagliaccio (i video cristo, i video!) non posso obbiettare più di tanto considerando certe sue uscite, anche se innegabilmente come musicista sa il fatto suo (grandioso anche in sede live).
[Modificato da Noak 31/12/2012 00:24]
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avevo temuto il peggio dopo lots of girls gonna get hurt, invece redefining darkness è molto bello [SM=g2646922]
[Modificato da Iron Ghost 31/12/2012 13:58]
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