enry.70, 29/12/2012 10:38:
Una scena che ho sempre seguito con moderato interesse, le radici del genere per me si trovano su Filosofem di Burzum ma soprattutto nei primi tre dischi dei Bethlehem, impossibile parlare di questo genere senza citare dischi come Suizid o Dictus te Necare, loro si definiscono dark metal (ma al tempo non c'erano ancora 2000 etichette) ma di fatto sono depressive, forse i primi in assoluto a suonarlo.
Oltre ai dischi citati direi Silencer, gli Shining fino a The Eire Cold, i primi Forgotten Tomb, il nerissimo Nortt, i Woods of desolation, Abyssic Hate ecc... Qualche dubbio in più sulla scena americana, di Xasthur e Leviathan mi piace qualcosa, ma non li trovo così fondamentali.
Citerei anche l'ottimo e sempre troppo sottovalutato Urfaust, per me può
essere considerato depressive black nonostante il suo stile molto personale.
Il nuovo Elysian Blaze devo ancora recuperarlo, lo farò a breve.
gli urfaust in effetti possono rientrare nella categoria, la struttura musicale di diversi pezzi ricorda le classiche canzoni depressive anche se la difficoltà nel definirli rasenta l'impossibile (per loro va bene pure atmospheric/ambient
).
penso sia non meno indispensabile per una band depressive puntare duro sulle differenze tematiche-liriche, punto forse altrettanto fondamentale per identificarle al meglio.
mi son venuti in mente anche blutklinge con reflection of a bleak mind e call of the blackened woods, make a change kill yourself con il loro primo disco omonimo (anche se non sono il massimo vale la pena ascoltarli) e veil con sombre.
[Modificato da Iron Ghost 29/12/2012 16:10]