Cyber-thrash-industrial-death..?
l'indefinibile band statunitense spunta all'improvviso negli anni '90 con una proposta musicale a dir poco bizzarra, che unisce l'estremismo death alle ritmiche thrash al modernismo industrial, in un mix letale che li porta in piena epoca "demanufacture" a diventare un fenomeno musicale motlo seguito.
"demanufacture" però resta un picco mai più raggiunto, il successivo "obsolete" è potente ma più monocorde, digimortal causa la rottura nella band ed il successivo abbandono di cazares in polemica con il resto del gruppo che mette il bassista Wolbers alla chitarra e prosegue con stroud al basso, mentre il pachidermico dino si divide fra brujeria, asesino e divine heresy.
dopo un paio di album deludenti all'improvviso è pace fatta, cazares e burton fanno comunella ed escludono gli storici herrera e wolbers in favore del confermato stroud e alla batteria ci piazzano nientepopòdimeno che il suo compagno di merende con devin townsend, il fenomenale gene hoglan. il risultato è il buonissimo mechanize, che riprende da demanufacture l'ispirazione e da obsolete l'impatto, senza raggiungere però le vette del capolavoro storico, figlio evidentemente di un'altra epoca.
ma, nonostante la stima per i componenti della line-up, fra i fans (fra cui anche me
) serpeggia un pò di malumore per l'esclusione di due membri storici che, volente o nolente, sono cmq stati parte della costruzione del mito della fabbrica della paura.
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