ascoltato 3 volte di seguito (da stamattina) 8 ½ – feberdrommar i vaket tillstand.
innanzitutto c'è da dire che nel disco non ci sono presunte evoluzioni e stronzate del genere: puro depressive black marcio e malato fino alle ossa, che manda a fare in culo le brame da pseudo superstelle di numerosi blackettoni colleghi degli shining.
spero arrivi una copia nelle mani di satyr, fenriz e qualche altro steve vai wannabe
questa è la traklist:
- terres des anonymes - famine (peste noire) alla voce.
- szabadulj meg onmagadtól - attila (mayhem, tormentor) alla voce
- ett liv itan mening - larsson (alfahanne, vinterland) alla voce
- selvdestruktivitetens emissarie - gaahl (god seed, gaahlskagg, trelldom, wardruna, ex-gorgoroth)
- black industrial misery - maniac (bomberos, skitliv, voluspa, wurdulak, ex-mayhem) alla voce
- through corridors of oppression - kvarforth (shining, skitliv) alla voce
secondo me le prove migliori sono quelle di femine e attila.
csihar irraggiungibile come al solito, nessuno può scalfirlo nel suo ruolo.
il cantante dei peste invece riesce ad impreziosire la canzone con la tipica tecnica utilizzata nella band di riferimento, perfettamente adattata al contesto.
stranamente anche maniac si comporta bene.
il timbro è quello violentissimo e ultra acido di wolf's lair abyss, sicuramente spiazzante per black industrial misery ma complessivamente valido.
gaahl invece non mi è piaciuto granché. poteva metterci maggiore cattiveria e tirare fuori qualcosa di più sconvolgente. sembra quasi svogliato e senza particolari stimoli (a dire il vero non mi ha mai entusiasmato neanche nei gorgoroth, soprattutto perché veniva dopo autentici demoni del microfono come hat e pest).
ett liv itan mening non l'ho ancora ascoltata a fondo.
through corridors of oppression lo lascio fuori dal discorso special guests, essendo cantata dallo stesso kvarforth.
comunque il disco è stupendo. acquisto assicurato senza ombra di dubbio.
[Modificato da Iron Ghost 24/09/2013 13:39]