Certamente - anzi, sarò schiettissimo, via.
Io sono stato un po' di tempo in Metallized, mi sono trovato molto bene ed ero entusiasta a proposito del progetto. Senonché, quando sono stato inaspettatamente promosso a caporedattore (dopo aver fatto il vice con grandi soddisfazioni), qualcosa ha cominciato a girare un po' storto. All'inizio era più una sensazione di fondo, diciamo un malumore che non riuscivo a spiegare...dopodiché l'ho diciamo analizzato e ho capito che ero un caporedattore sulla carta e per alcune cose anche di fatto, ma non godevo dell'autonomia e del potere degli altri tre. Il motivo? Loro lavoravano al sito da molto più tempo e avevano creato un equilibrio che funzionava. Io però vedevo che alcune cose potevano, dal mio punto di vista, essere migliorate (dopo dico cosa) e ho provato a imporre una spinta. Alcuni miei desideri chiave sono stati bloccati e quindi non avevo più piacere a perdere tanto del mio tempo per il sito.
Ma cosa volevo io? Mo' ve spiego. Metallized è diviso in 4 redazioni: una fa le news, le altre tre le recensioni. La B e la C hanno generi che producono avanguardie (il death, il prog, il black, i vari -core), la A (quella che dirigevo io) si occupa di hard, heavy, power e thrash: cioè del vecchiume. Che è una roba che dà soddisfazione quando ci si occupa di classici, si recensiscono e si intervistano un sacco di grosse band, ma fondamentalmente è come camminare guardandosi alle spalle. Allora io ho pensato: cos'è il rock duro adesso? è lo stesso degli anni settanta e ottanta o è qualcosa di diverso? E, se sì, occupiamocene! In più volevo usare la sezione Low Gain (creata e definita da un vecchio ex caporedattore e da me) come stavamo già facendo, per approfondire tutta una serie di discorsi (oltre alla classica e alle colonne sonore, il folk "puro", la grande musica italiana, tipo De André e Branduardi per cominciare, i grandi della musica in generale, e infine qualsiasi disco interessante non metal e che ovviamente avesse un punto di contatto con l'hard&heavy). Dopodiché quando ho proposto di trattare tra i classici non dico i Muse, che sarebbe stato giusto ma un po' azzardato, ma i Red Hot Chili Peppers, e mi è stato risposto che non rientravano nel nostro target...quello è stato un po' l'inizio, hanno fatto seguito una serie di altri no (ora non ricordo i casi specifici, se volete mi impegno
). A queste tensioni interne si è aggiunta una mia insofferenza verso un target di livello spesso infimo, qui se volete posso tirarvi fuori certe discussioni veramente sconfortanti. E, infine, una mia lieve stanchezza verso il mondo del metal, che peraltro mi è passata semplicemente uscendone.