il successo

Iron Ghost
00martedì 13 dicembre 2011 14:20
spunto di discussione nato seguendo il topic della reunion dei gun’s ‘n roses sul megaforum [SM=x2567268]
cosa rappresenta per voi il successo in ambito musicale (a 360°: commerciale, di seguito, di fans, di importanza)? per voi è fondamentale oppure riuscite a giudicare gruppi apparentemente intoccabili spogliandoli della fama?
iron maiden, metallica, gli stessi guns ‘n roses, possiamo spaziare in lungo e in largo... insomma, il successo coincide con il top o ci sarà sempre qualcuno meno conosciuto ma più bravo?
slayer71
00martedì 13 dicembre 2011 15:12

Beh, intanto bisogna dire che ogni gruppo è storia a parte.
Detto questo, io di solito preferisco i gruppi agli esordi, belli grezzi: spesso e volentieri i primi dischi sono i migliori, in quanto più genuini (Kiss, Ozzy, Black Sabbath, Megadeth, Gamma Ray, Helloween...), però non sempre è così, ci stanno anche quelli che hanno iniziato in sordina e sono migliorati strada facendo.

Comunque c'è successo e successo, c'è una bella differenza fra gruppi che hanno una certa notorietà e seguito e quelli che vendono milioni di dischi.
Ripeto: ogni gruppo è storia a parte; posso dire che preferisco gente che ha un notevole seguito ma non esagerato (Slayer, Motörhead, Primus) a chi vende di brutto (Metallica, Maiden, AC/DC...).

Bella discussione, Iron, però la migliore che hai aperto era sui metallari da riportare in vita per un ora ahahah [SM=x2567201]



Blaze of Glory
00martedì 13 dicembre 2011 15:47
Semplice: per me è assolutamente irrilevante, se parliamo di musica in quanto tale. Un disco è bello o è brutto, non è famoso o non famoso. Anche perché sui volumi di vendite si hanno spesso idee distorte (in quanti si ricordano i Fleetwood Mac, che sono fra i cinque gruppi di maggior successo degli anni settanta?).
Se invece parliamo di fenomeni generazionali, di cultura pop, la musica non va quasi presa in considerazione - e lì sono disposto a parlarne anche per ore, è il mio principale ambito di studio, ci sto preparando una tesi.
@mad4thrash@
00martedì 13 dicembre 2011 15:49
mah, difficile da dire. personalmente il successo da parte mia lo valuto in base a quanto una band (ma può essere un film, un cartone, un libro..) resiste nel tempo, anche dopo lo scioglimento. come detto da blaze, i quiet riot hanno venduto sfaceli, ma sicuramente non hanno avuto lo stesso successo dei maiden. i guns, opinioni personali a parte, hanno avuto un enorme successo, perchè ad oggi ancora li si ricordano come un gruppo storico dell'epoca.

poi ovvio, il successo può essere anche momentaneo, ma quando è intenso ma breve e lascia poca traccia di se significa che probabilmente non era tutto sto granchè (vedi i fenomeni usa&getta di certo mainstream musicale).. in ogni caso il successo, anche se duraturo, non è sinonimo di qualità, anche se solitamente si (difficile mantenere un alto profilo quando si ha poco da offrire), mentre ovviamente di meritevoli senza successo ne è pieno il mondo.
Iron Ghost
00martedì 13 dicembre 2011 16:08
la domanda che sorge spontanea è questa



perché i quiet riot non hanno avuto lo stesso successo degli iron maiden? da cosa è dipeso?
cioè, da come lo immagino io, il successo sembra quasi una botta di culo, una fatalità, fare la cosa giusta al momento giusto.
però non può essere solo questo. ci vuole qualcosa in più per rimanere impressi nell'immaginario di tutti (non solo degli addetti ai lavori e appassionati) per decenni di onorata carriera. o no? [SM=x2567204]
@mad4thrash@
00martedì 13 dicembre 2011 16:26
Re:
Iron Ghost, 13/12/2011 16.08:

la domanda che sorge spontanea è questa



perché i quiet riot non hanno avuto lo stesso successo degli iron maiden? da cosa è dipeso?
cioè, da come lo immagino io, il successo sembra quasi una botta di culo, una fatalità, fare la cosa giusta al momento giusto.
però non può essere solo questo. ci vuole qualcosa in più per rimanere impressi nell'immaginario di tutti (non solo degli addetti ai lavori e appassionati) per decenni di onorata carriera. o no? [SM=x2567204]




beh si, non credo neanche io sia solo quello, ma la fortuna aiuta certamente, oltre alla capacità. tanti artisti famosi hanno ammesso di essere stati fortunati, e magari di aver cominciato per caso.. probabilmente per arrivare a certi livelli una buona dose di fortuna serve, ma poi mantenere lo status dipende tanto dalle proprie capacità.

ma sono domande impegnative, ogni band fa storia a se, ed i parametri sono tanti e dipendono anche da fattori esterni all'artista in se..

iron marzullo e le domande esistenziali [SM=x2567187]
Blaze of Glory
00martedì 13 dicembre 2011 16:43
O.k., parliamo di successo. Cosa serve? "Semplice". Bisogna essere lo specchio di una sottocultura di massa (contraddizione apparente, ora spiego). Bisogna rappresentare una sottocultura, un gruppo sociale, ma questo gruppo deve essere abbastanza grande da farti notare. C'è differenza fra essere l'espressione dei "ragazzi americani tra i 12 e i 16 anni di famiglie a medio reddito" e dei "contadini e piccoli possidenti terrieri del Tennessee e stati limitrofi" (yes, ZZ Top, sto parlando di voi).
Esempi banali: Justin Bieber. Babyface, romantico ma socialmente attivo, il classico ragazzo con cui mamma ti fa star fuori tutta la notte e con cui vorresti perdere la verginità (o dare il primo bacio, o entrambe le cose). Bam, nailed it - ragazze dagli 11 ai 16, reddito sparso ma tendenzialmente alto, bianche o nere, sicuramente non asiatiche né ispaniche.
Metallica. Capelli lunghi, sfigatelli che diventano fighi perché suonano musica figa, ce l'hanno con il sistema ma non sono punk, si vestono come te. Bam, nailed it - maschi dai 13 ai 18, reddito tendenzialmente basso, bianchi ma non wasp, più spesso di periferia.

Posso andare avanti per due giorni se volete :D

Oltre a questa analisi statica, c'è anche un analisi dinamica, e cioè: quella sottocultura esiste già (e quindi ne sei un mero prodotto) o stai, assieme ai tuoi coetanei, contribuendo a crearla o a portarla alla notorietà? Nel primo caso verrai dimenticato (gli Stone Temple Pilots con il grunge), nel secondo caso ne sarai uno degli emblemi.
enry.70
00martedì 13 dicembre 2011 19:13
Mai fregato una mazza, o il disco mi piace o non piace, qualsiasi nome ci sia scritto sulla copertina. Non ho nessuna difficoltà ad ammettere che una delle mie band preferite ha inciso una ciofeca. Anzi, dai grandi nomi e dai miei preferiti mi aspetto sempre un qualcosa in più e quindi tendo ad essere ancora più severo.
I dati di vendita neanche li guardo.
slayer71
00martedì 13 dicembre 2011 19:15
Re:
enry.70, 13/12/2011 19.13:

Mai fregato una mazza, o il disco mi piace o non piace, qualsiasi nome ci sia scritto sulla copertina. Non ho nessuna difficoltà ad ammettere che una delle mie band preferite ha inciso una ciofeca. Anzi, dai grandi nomi e dai miei preferiti mi aspetto sempre un qualcosa in più e quindi tendo ad essere ancora più severo.
I dati di vendita neanche li guardo.



E qui ti quoto in pieno.




tevildo75
00mercoledì 14 dicembre 2011 14:24
In linea generale la penso come Henry, anche perchè non me ne è mai fregato niente di quanto vende un disco ( cosa che comunque si è ampliata con internet ) l' importante è che mi piaccia.
Più in generale, credo che molte volte oltre al talento bisogna trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
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