le grandi liste annuali di metalhead

1971

Album
Led Zeppelin - Led Zeppelin IV 10
Deep Purple - Fireball 9+
Black Sabbath - Master Of Reality 9
The Doors - L.A. Woman 9
The Who - Who's Next 8+
ZZ Top - ZZ Top's First Album 7½
Pink Floyd - Meddle 7½
Jon Lord - Gemini Suite 7
The Doors - Other Voices 4


Abbastanza interessante anche il 1971, con quattro uscite di peso e poi per me è particolare: ci sono nato io.

Miglior disco del 1971 è Led Zeppelin IV, massima espressione di Page e compagni, ricordo che già quando ero ragazzino se ne parlava come qualcosa di leggendario. Non spendo altre parole su questo album, non indico quali sono i miei pezzi preferiti (avrei difficoltà nel farlo, sono tutti notevoli), sarebbe inutile, lo conosciamo tutti, quindi piazzo solo il link da YT della canzone più rappresentativa, Stairway To Heaven:
youtu.be/CPSkNFODVRE

La seconda miglior uscita dell'anno è Fireball dei Deep Purple, disco che non fu accolto granchè bene all'epoca ed è facile capire perchè: gli ascoltatori furono spiazzati; dopo In Rock ci si aspettava un'altra bordata, invece i Purple si confrontarono con più generi, non solo il rock duro ma anche funky, country, psichedelia e blues; il risultato è strepitoso, per me Fireball è il terzo miglior LP della discografia del gruppo.
Purtroppo il risultato finale lasciò insoddisfatto pure Ritchie Blackmore e le canzoni trovarono pochissimo spazio nei loro concerti e soltanto dopo il definitivo abbandono di Ritchie, rispuntarono in scaletta.
Ah, aggiungo che la versione rimasterizzata è la migliore edizione, in quanto racchiude anche canzoni uscite su singolo e pezzi scartati.
Chiudo con le mie preferite: Fireball, Strange Kind Of Woman, Anyone's Daughter e No One Came.

Poco sotto piazzo Master Of Reality dei Black Sabbath; purtroppo, pur ritenendolo grandioso, mi comunica una sensazione di incompleto: se avessero aggiunto ancora un paio di canzoni al livello di Sweet Leaf (viva la Marja), Children Of The Grave, Lord Of This World o Into The Void sarebbe stato un capolavoro al livello di Paranoid; vabbè, ci va vicino anche così...

L.A. Woman è l'ultimo album in studio dei Doors con Jim Morrison ed è il giusto proseguimento del precedente LP, ancora rock e blues mescolati alla grande; per dirla tutta, per me è il loro disco più blues.
Certo che in pochi anni erano cambiati parecchio, chissà cosa avrebbero sfornato se il destino non si fosse portato via così presto mr. Morrison...
Pezzi preferiti: Riders On The Storm, The Changeling e L.A. Woman.

Soltanto più che bello è Who's Next degli Who, gruppo che conferma di non voler vivere di rendita ma di essere ancora in grado di sfornare nuovi classici come le splendide Baba O'Riley e Won't Get Fooled Again; il resto dell'album è di buon livello ma decisamente inferiore alle due canzoni che ho citato.

Carino l'esordio dei ZZ Top, un rock blues che non dice niente di nuovo, ma è sicuramente piacevole e ben suonato; strano ma vero, è uno dei loro dischi che ho ascoltato di più.
Più che discreto Meddle dei Pink Floyd; il gruppo alterna pezzi sperimentali (vedi Seamus, con il cane che "canta" ed Echoes) ad altri più normali. Canzoni di punta sono One Of These Days ed Echoes.

Assai particolare è Gemini Suite, primo disco solista di Jon Lord, composizione divisa in sei atti, ognuno dedicato ad uno strumento (Guitar, Piano, Drums, Vocals, Bass Guitar e Organ), il tutto accompagnato da un'orchestra; i Deep Purple lo avevano eseguito dal vivo l'anno prima una sola volta (la registrazione verrà pubblicata molti anni più tardi); evidentemente a Blackmore e Gillan l'opera non piacque in quanto, a differenza di Glover e Paice, non parteciparono alla registrazione di questo disco di Lord.
Ma alla fine com'è? Per me è discreta, sicuramente meno interessante del Concerto For Group And Orchestra, però parti interessanti ce ne sono.

E per finire, come non ricordare i Doors che provano a continuare senza Jim? Ovviamente il risultato è pessimo: di Other Voices, stando di manica larga, posso salvare solo una canzone; nemmeno cerco di descriverlo, sarebbe solo tempo perso.