le grandi liste annuali di metalhead

1974

Album
Deep Purple - Burn 9
Kiss - Kiss 9-
Queen - Sheer Heart Attack 8½
Lynyrd Skynyrd - Second Helping 8+
Queen - Queen II 8
Judas Priest - Rocka Rolla 8-
Kiss - Hotter Than Hell 8-
Deep Purple - Stormbringer 7+
The Who - Odds & Sods 7


1974, che anno fiacco! Un disco veramente notevole, pochi altri parecchio belli... bah, l'unico fatto positivo è l'esordio degli dei del matallo, i Judas Priest. Ah, ci sarebbe da ricordare una certa esibizione dei Deep Purple... California Jam, eheh, lo farò più in avanti.


L'esordio della terza formazione dei Deep Purple è l'unico disco notevole del 1974. Con Burn la mark III si presenta in gran spolvero, purtroppo l'illusione è di breve durata, solo pochi mesi, infatti con l'uscita del successivo deludente Stormbringer appare chiaro che questa nuova incarnazione dei Deep Purple era più fumo che arrosto.
Vabbè, torniamo a Burn. Il gruppo appare ben amalgamato (anche se in realtà già da subito erano iniziati gli scazzi tra Blackmore e Coverdale e Hughes).
Occhio: premetto che a me la voce di Coverdale non piace (detesto il suo modo di cantare lamentoso) e i Whitesnake mi fanno cagare, però in questo LP lo gradisco, eheh, l'eccezione che conferma la regola.
Lo so, è inutile, tuttavia non posso non citare le migliori dell'album: Burn (riff spettacolare; anche se la trovo un po' troppo lunga, è la mia preferita), You Fool No One (Paice e Blackmore dominano) e quel bel bluesaccio che è Mistreated. E pure Sail Away è un gran pezzo...

Assai bello l'omonimo primo LP dei Kiss, il mio preferito della loro discografia; mai più riusciranno a proporre tante canzoni così ispirate e dirette in un solo disco.
Vabbè, dai, cito i pezzi più riusciti: Black Diamond, 100,000 Years, Deuce e Strutter.

Gran bel disco Sheer Heart Attack, terza fatica dei Queen; a differenza dei precedenti risulta eterogeneo, in quanto il gruppo si confronta anche con generi musicali distanti dal rock con buoni risultati (in A Night At The Opera faranno decisamente meglio). Bom, la faccio breve, chiudo con le mie preferite: Stone Cold Crazy (che i Merdallica coverizzeranno non proprio alla grande ) e Flick Of The Wrist, mentre la ciofeca del disco è She Makes Me, uno dei pezzi più noiosi che abbia mai ascoltato.

I Lynyrd Skynyrd con Second Helping si confermano ad alti livelli: album più che bello, leggermente inferiore al primo.
Segnalo solo la perla del disco: Sweet Home Alabama, chi non la conosce...

Il secondo LP dei Queen è solo bello (per me uno dei due meno interessanti fra le loro primi 7), in quanto alterna pezzi assai validi (The March Of The Black Queen e Ogre Battle su tutte) ad altri interessanti (The Fairy Feller's Master-Stroke), altri ancora meno riusciti e pure una ciofeca (Some Day One Day: non la sopporto, è una tentativo mal riuscito di scoppiazzare i Led Zeppelin ).
Da notare il cambiamento delle sonorità: le influenze progressive sono molto più evidenti rispetto a quanto lo furono nel primo disco.

Ed ecco Rocka Rolla, l'esordio dei padri del metal, i Judas Priest.
Questo LP è nato male, in quanto il produttore scartò dei pezzi clamorosi (che finirono nel seguente Sad Wings Of Destiny) e tagliò pure l'ultima traccia strumentale, abbassandone notevolmente il livello. Nonostante le pecche, trovo questo album carino, quasi bello; a tratti il potenziale di Halford e compagni spunta fuori alla grande. Concludo con i pezzi che mi piacciono di più (nessun capolavoro eh): Rocka Rolla, Cheater, One For The Road e la lunga Run Of The Mill con un Halford strepitoso.
Ah, nella ristampa è stata aggiunta una versione grezza della splendida Diamonds And Rust, cover della Baez, poi registrato dai Priest in Sin After Sin.

Hotter Then Hell dei Kiss è un disco carino, nonostante suoni male a causa della pessima produzione. Il calo qualitativo rispetto al disco d'esordio è netto, però qualche pezzo assai valido è presente: Parasite, Watchin' You e Hotter Then Hell; insomma, i primi Kiss erano capaci di comporre pezzi interessanti, anche se i riempitivi saranno una costante della loro discografia e l'impresa di registrare un vero e proprio capolavoro di album resterà pura utopia.

Passiamo al punultimo in classifica, Stormbringer dei Purple, qui abbastanza snaturati. Il successore di Burn risulta essere solo più che discreto, solo a tratti bello. Come mai questo calo? Risposta semlicissima, il disco è meno blackmoriano, il resto del gruppo fu più presente in fase compositiva, per essere precisi, Blackmore fu meno presente nella creazione del disco, in quanto il suo interesse verso il progetto Deep Purple era calato. Ritchie era l'unico a spingere verso sonorità più rock, tutti gli altri seguirono Hughes che premeva per una svolta più netta verso il funky e R&B; a questo bisogna aggiungere che Ritchie era sempre più interessato al suo progetto solista (i futuri Rainbow) e la goccia che fece traboccare il vaso fu il rifiuto da parte degli altri di coverizzare una canzoncina, Black Sheep Of The Family (vi dice qualcosa?).
A questo proposito riporto una dichiarazione di Lord:
"Ritchie ci suonava qualcosa e andava avanti. Vi piace? E noi, E' bello, proviamolo. No, me lo tengo per il mio disco solista."
Ah, il commento di Blackmore riguardo questo album: "Stormbringer è una merda" Mitico Ritchie, il numero 1.
Tornando al disco, beh, per me non c'è nemmeno un pezzo in grado di reggere il confronto con i classici del gruppo; le più riuscite sono Hold On e Stormbringer.
Come sapete, solo pochi mesi dopo, l'usita di Blackmore pose fine alla mark III. Aggiungo... per fortuna! La scelta dei rimpiazzi di Gillan e Glover non fu proprio azzeccata, portarono più casini che buone idee. Alla fine questa formazione dei DP è una di quelle che mi piace di meno, soprattutto a causa della resa live, però di questo scriverò più in là.

E termino con Odds & Sods degli Who, una raccolta di pezzi scartati e rari scelti da Entwistle; furono pubblicate 11 canzoni, solo molti anni dopo il disco sarà riproposto come l'aveva preparato il bassista, ovvero con ben 23 tracce. Beh, pur essendo materiale scartato, il disco non è male, diciamo discreto, alcuni pezzi meritano veramente; vabbè, ma parliamo degli Who, mica di un gruppetto qualsiasi...